Le lingue sami
Le lingue sami
Il sami è la lingua dei popoli della Lapponia che, fino alla prima metà del secolo scorso, erano dediti al nomadismo e all’allevamento della renna. Si tratta di una lingua ugrofinnica, nell’ambito della quale si distinguono 11 varianti regionali, piuttosto diverse tra loro. Dunque non si può parlare di un fenomeno linguistico compatto. Si tratta piuttosto di un gruppo di lingue parlato complessivamente da quasi 33000 persone su un’area molto vasta, che comprende quattro Stati diversi. Di queste varianti, soltanto sei hanno una tradizione letteraria, mentre le altre sono oggi a rischio di estinzione. Il sami usa l’alfabeto latino, calcando alcune vocali, come la Å, la Ä e la Ö, dallo svedese e dal finlandese. I sami di Kildin, quelli russi, usano invece l’alfabeto cirillico.
Occorre precisare che non esiste una koiné, una lingua comune. Ogni variante regionale ha una sua identità piuttosto specifica, anche se i parlanti del sami sono solitamente in grado di comprendersi reciprocamente.In genere si distinguono due gruppi diversi: quello del sami orientale, con poco più di mille parlanti, e quello del sami occidentale, di circa 30000 parlanti.
Nel primo di questi gruppi il più numeroso è quello dei sami di Kildin, in Russia, forte di 650 locutori.La quasi totalità dei parlanti del sami occidentale abita l’area settentrionale della Finlandia e della penisola scandinava. Si tratta del gruppo più consistente, i cui parlanti videro il riconoscimento dei propri diritti, e quindi della possibilità di usare la propria lingua per la documentazione, la burocrazia e la stampa ufficiale, affermarsi solo qualche decennio fa. Il sami gode dello status di lingua dell’istruzione nella Norvegia settentrionale solo dal 1959. In Svezia e Finlandia il sami è stato invece riconosciuto come lingua ufficiale solo alla fine degli anni ’70 del Novecento e solo all’inizio del XX secolo risalgono le prime opere letterarie concepite in lingua sami.
Johan Turi (1854-1936) è considerato il primo scrittore sami. Il suo Muittalus sáamid birra (Libro sulla vita dei Lapponi), del 1910, descrive gli usi e le tradizioni dei sami del suo tempo, ed è stato tradotto in diverse lingue.
Uno degli scrittori sami più noti di età contemporanea è Nils-Aslak Valkeapää (1943-2001), della cittadina finlandese di Enontekiö, che ottenne il premio per la letteratura dei paesi del Concilio del Nord, nel 1991.